Sedute in BauBuche al Berghain

Il club di tendenza berlinese sfoggia un sistema di sedute in tavolato BauBuche

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Originariamente utilizzato per party gay di tendenza, il Berghain di Berlino si è evoluto, negli ultimi dodici anni, in uno dei club techno più di culto del mondo. Chi riesce a superare una delle selezioni all'ingresso più rigide del mondo, si tuffa in una notte indimenticabile tra personaggi ambigui e musica techno rave altamente sudorifera, da cui viene nuovamente sputato fuori solo quando il sole splende già alto sulla città.

L'ex centrale elettrica situata a metà strada tra i quartieri di Kreuzberg e Friedrichshain (da cui il nome) è stata quasi completamente svuotata per essere utilizzata come techno club, e oggi, su quattro piani, offre spazio per l'effettivo locale del club, svariati bar, dark room, bagni unisex e un "Panorama Bar" all'ultimo piano. Cemento armato nudo e grigio, massicce scale di ferro e facciate con le finestre oscurate sono la scenografia dei party più ambiti della città.

Da agosto 2015 anche BauBuche è entrato a far parte del Berghain. L'occasione è stato il "Pop-Kultur", un festival di tre giorni che ha attirato più di 10.000 visitatori con concerti, DJ set, letture e dibattiti. Non poteva essere scelto ambiente più adatto del Berghain: mancava solo un sistema di sedute che avesse senso per la location e potesse essere adattato alle varie situazioni. Per Musicboard, l'organizzatore, era impensabile utilizzare normali sedie. Per una simile occasione, e soprattuto per il Berghain, serviva qualcosa di speciale, che non fosse possibile trovare altrove. La scelta cadde così su BauBuche: un materiale estremamente robusto e bello da vedere, perfetto per essere utilizzato in un locale berlinese di tendenza.

BauBuche im Berliner Berghain, Foto: Stephan Lucks

La progettazione dei mobili fu affidata allo "Studio Karhard" di Berlino, mentre i lavori di falegnameria furono svolti dal laboratorio "PlanB". Heike Bischofberger, berlinese di nascita e maestro falegname presso PlanB, fu subito entusiasta di BauBuche: "BauBuche si lavora decisamente bene: è molto stabile, non si deforma ed è quindi perfetto per mobili che devono sopportare elevate sollecitazioni. Come poteva essere il caso del Berghain."

Per il festival furono realizzate in totale 48 panche, di grandi e piccole dimensioni, che grazie a un sistema di incastro possono essere facilmente impilate e stipate con grande risparmio di spazio. Il design combina la funzionalità a un aspetto elegante: anche se i mobili sono lavorati in modo molto massiccio, le sottili stratificazioni "rompono" le forme compatte e conferiscono alle panche un look raffinato ed elegante. In tal modo si viene a creare un originale contrasto con l'architettura del Berghain e i suoi interni grezzi, spogli, dominati dal cemento armato.

BauBuche im Berliner Berghain, Foto: Stephan Lucks

Fino ad allora nel Berghain il legno non era quasi mai stato utilizzato, le opportunità di seduta esistenti erano prevalentemente in calcestruzzo. Sia l'organizzatore che il pubblico furono entusiasti dei nuovi mobili, che possono essere combinati insieme in modo perfetto e adattati alle diverse esigenze.
I mobili BauBuche sono rimasti nel Berghain anche dopo il festival.